lunedì 22 giugno 2009

Basta con i bavagli !

Stasera su Facebook si sono superati i limiti. Dopo la scossa di terremoto del Gran Sasso, Byoblu ha pubblicato un comunicato, dove si dice che Giuliani consiglia di stare in luoghi sicuri.
Mi è arrivata la notifica per e-mail, come tutte le altre...immediatamente, ho mandato il link ad un''amica Abruzzese, nma 30 SECONDI DOPO il link era stato segnalato come offensivo. Ci stanno togliendo anche la rete... magari è solo qualche utente deficiente, che segnala tanto per il gusto di farlo, ma i tappi in bocca non mi piacciono comunque. Comunque il link al sito Byoblu, notizia in questione è il seguente : http://www.byoblu.com/post/2009/06/22/Nuovo-sisma-a-LAquila-Giuliani-mettetevi-in-sicurezza.aspx .
Non è nulla di particolarmente allarmante, ma ritengo giusto che ognuno tiri le proprie conclusioni. Questo è il MIO BLOG e ci pubblico quello che voglio.

sabato 20 giugno 2009

Abruzzo solidale (nota di Stefania Pace)

DOPO L’ESPROPRIAZIONE DELL’EMERGENZA ARRIVA QUELLA DELLA RICOSTRUZIONE. ABRUZZO SOLIDALE, associazione costituitosi tra cittadini terremotati e non, abruzzesi e non, sta lavorando affinché il drammatico evento diventi un’occasione per impostare un nuovo modello di vita e di sviluppo dell’Aquilano, al contrario di come l’intervento del Presidente del Consiglio ha impostato, prima, la gestione dell’emergenza e adesso la fase della ricostruzione secondo un modello verticistico che non tiene conto dei bisogni dei cittadini ma punta essenzialmente a garantire se stesso attraverso una propaganda di regime, strumentalizzando il dramma delle persone per i propri scopi elettorali.
NO ALLA SPETTACOLARIZZAZIONE DEL DRAMMA
Vogliamo che siano i cittadini gli attori principali della ricostruzione e tutte le altre istituzioni, compreso gli enti locali, si facciano garanti dei loro bisogni fino a questo momento disattesi. L’unica e imprescindibile misura che il governo deve prendere e che finora non ha assicurato è la predisposizione di risorse finanziarie che coprano TOTALMENTE i costi della ricostruzione. VOGLIAMO LA COMPLETA COPERTURA FINANZIARIA PER LA RICOSTRUZIONE DI CASE, ATTIVITA’ PRODUTTIVE, SCUOLE, UNIVERSITA’ E BENI CULTURALIPER UN PIENO RICONOSCIMENTO IDENTITARIO CON IL NOSTRO TERRITORIO. La ricostruzione deve SALVAGUARDARE e TUTELARE le qualità paesaggistiche e ambientali del territorio Aquilano, unica e vera risorsa che lo sciagurato progetto C.A.S.E. sta mettendo a rischio. Proponiamo un Osservatorio sulla Ricostruzione composto da tutti comitati di base auto-organizzati che garantiscono efficienza democratica, trasparenza e partecipazione degna di un paese civile.Chiediamo CON FORZA al Presidente della Repubblica di NON apporre la propria firma al decreto 39.
Associazione Abruzzo Solidale via Caduta del Forte …Pescara

Link, video, documenti

http://www.youtube.com/watch?v=UBMioqjsxZQ
Video che lascia intendere la considerazione che ha il Presidente del Consiglio di chi non pensa che LUI sia il migliore...

http://www.byoblu.com/post/2009/06/20/Strane-voci-a-LAquila.aspx
Link ad un servizio di BYOBLU di Claudio Messora. Da vedere e leggere...

venerdì 19 giugno 2009

ISCRIVETEVI... BLOG APERTO A TUTTI SOLO PER LA FIRMA DELLA LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Salve a tutti,
in questo momento il blog è aperto a tutti per poter portare all'attenzione dell' illustre Presidente Napolitano la lettera scritta da Stefania Pace, a nome di alcune delegazioni di sfollati Abruzzesi.
Dopo aver raggiunto questo scopo, si potrà postare nel blog solo se iscritti.
Quindi vi invito ad eseguire l'iscrizione e a munirvi di un account di Google, se non ne siete già in possesso. L'account è gratuito. Grazie.

Lettera dall'Abruzzo ( presa da una nota di Facebook)

Cara Redazione,sono Pina Lauria e sono residente a L’Aquila; attualmente “abito” presso la tendopoli ITALTEL 1, perché alla mia casa, che devo ancora finire di pagare, è stata assegnata la lettera E, che in questo drammatico alfabeto significa “danni gravissimi”.Scrivo per illustrarvi alcune considerazioni, di carattere generale e, più in particolare, relative alla qualità della vita nei campi.Intanto, evidenzio la grande confusione che c’è nella città: a quasi due mesi dal terremoto, viviamo ancora uno stato di emergenza. Uno dei grandi nemici di questi giorni, e dei prossimi, è il caldo: arriveranno i condizionatori ma risolveranno ben poco perché, come sicuramente sapete, il condizionatore funziona in una casa, con le pareti di cemento e con le finestre chiuse, non in una tenda, dove il sole batte a picco e da dove si esce e si entra….inoltre, la tenda non è che si chiude ermeticamente!Allora, il problema vero è questa lunga permanenza nella tendopoli alla quale saremo costretti fino ai primi di novembre. E’ assurdo ed inconcepibile che, per saltare una “fase”, come ha detto il Presidente del Consiglio, bisogna aspettare circa sette mesi per avere una casa, comunque sia. E a novembre, se le cifre rimangono quelle dette dal Governo e dalla Protezione Civile, saranno soltanto 13 mila i cittadini aquilani che potranno lasciare le tende. Su questo vorrei chiarire che si sta assistendo ad un balletto delle cifre che nasconde una amara verità. Mi spiego. Queste cifre si riferiscono alle verifiche finora effettuate ed alle risultanze avute. Si sta ragionando in questi termini: se su un tot di case verificate, è risultata una agibilità pari al 53%, e mantenendo questo trend, allora le case inagibili saranno all’incirca 5.000 per 13 mila persone.L’agibilità è stata dichiarata per le abitazioni dei paesi vicini a L’Aquila; i quartieri nelle immediate vicinanze del centro storico, a ridosso delle mura (Sant’Anza (il quartiere dove abito), Valle Pretara, Santa Barbara, Pettino, tutti molto popolosi, hanno le case inagibili.Inoltre, bisogna considerare che il centro storico ancora non viene sottoposto ad alcun tipo di verifica perché, a tutt’oggi, è zona rossa.Nel centro storico risiedono circa 12 mila cittadini, senza contare i domiciliati, soprattutto gli studenti fuori sede. Allora, a novembre dovrebbero avere la casa almeno 26.000 cittadini, facendo un calcolo alribasso perché, considerando anche gli abitanti dei quartieri distrutti, gli immobili da recuperare con interventi molti consistenti e, quindi, con tempi necessariamente lunghi, sicuramente le abitazioni necessarie dovrebbero essere sull’ordine delle 45 mila persone.Questo è il futuro che ci aspetta e lo tengono nascosto! Ma il Presidente del Consiglio ha detto che, comunque, le tende sono già dotate di impianto di riscaldamento, e quel”già” mi ha molto inquietato.Non possiamo accettare di restare nelle tende fino a novembre, e sicuramente fino a marzo del 2010!Questo ragionamento lo stavo facendo alcuni giorni fa al campo: prima con alcune persone, poi si sono avvicinati altri ed eravamo diventati un bel gruppetto: dopo alcuni minuti dal formarsi dell’”assembramento non autorizzato”, sono arrivati i carabinieri, in servizio all’esterno del campo. Ho chiesto se ci fosse qualche problema. Mi hanno risposto che non c’era alcun problema, ma restavano anche loro ad ascoltare.Conclusione: dopo alcuni minuti, tutti ce ne siamo ritornati nelle tende.Racconto questo episodio, e ne posso citare tanti altri (ad alcuni componenti di vari comitati cittadini, che stavano raccogliendo le firme per il contributo del 100% per la ricostruzione o ristrutturazione della casa, è stato vietato l’accesso nei campi), per denunciare quello che definisco la sospensione dei diritti garantiti dalla nostra Costituzione: libertà di opinione, di parola, di movimento.Ora, posso comprendere, anche se non giustificare, un tale comportamento nel primo mese, che secondo me rappresenta la vera fase di emergenza, ma far passare tale logica antidemocratica per 7 mesi, ed anche di più, somiglia più ad un colpo di Stato che ad una “protezione civile”. Adesso mi trovo per qualche giorno a Bologna, presso mia figlia Mara che sta ultimando un dottorato in Diritto del Lavoro (senza borsa, perché l’Alma Mater non aveva i fondi a sufficienza per finanziare tutte e quattro i posti messi a bando: Mara si è posizionata terza, paga una tassa di iscrizione al dottorato di circa 600 euro l’anno e un affitto di 500 euro mensili, più le spese); proprio questa mattina ho dovuto chiamare il responsabile del mio campo perché la famiglia che abita con me mi ha informato che si stavano effettuando i controlli per assegnare il nuovo tesserino di residente al campo (ne possiedo già uno). Mi ha preso una tale agitazione tanto da sentirmi male: questa procedura che si ripete spesso nei campi, l’esibizione del documento e l’autorizzazione di accesso per gli “esterni”che ti vengono a fare visita, e magari sono i tuoi fratelli, sorelle, madri e padri che hanno trovato sistemazione in altri campi o luoghi, il fatto che adesso, nonostante avessi preventivato di stare un po’ di tempo con mia figlia, debba rientrare per avere di nuovo il tesserino, dietro presentazione di un documento di riconoscimento, anche se sono già tre volte che i responsabili del campo hanno annotato il numero della mia carta di identità, mi scuote in maniera incredibile. Ma la Protezione Civile mi deve proteggere in maniera civile o mi deve trattare come se fossi in un campo di concentramento? Il responsabile del mio campo, quando gli ho parlato questa mattina, mi ha detto che non c’era alcun problema, che potevo tornare quando volevo, riconsegnare il vecchio tesserino e prendere il nuovo, e comunque dovevo comunicare l’allontanamento dal campo, la prossima volta che ciò sarebbe accaduto. Mi chiedo: perché devo comunicare i miei spostamenti? La tenda, adesso, è la mia casa ed ho timore che lo sarà per molto tempo, almeno fino a novembre. Quale è la norma che mi impone di comunicare i miei spostamenti? Se mi si risponde che si è in presenza di una situazione di emergenza, e che tale situazione durerà mesi e mesi, allora siamo veramente in presenza di un pauroso abbassamento del livello di democrazia!Non sono “vaporosa”, non sono arrabbiata: sono esacerbata! Ritengo che la nostra città stia diventando non una città da ricostruire, ma una città “laboratorio”, in cui si vuole sperimentare il nuovo modello di società: privo di diritti, passivo, senza bisogni: quello che ti do è frutto della buona volontà dei volontari o dell’imperatore e lo prendi dicendo anche grazie! Mi rifiuto! E si rifiutano i cittadini aquilani! Sui nostri corpi, sulle nostre menti, sulle nostre coscienze, sulle nostre memorie nessuno ha il diritto di mettere le mani! Un’altra considerazione: le tende dell’emergenza sono tutte di otto posti, per poter accogliere, in tempi molto brevi dopo l’evento catastrofico, il maggior numero di persone. Di conseguenza, ci sono moltissime situazioni di promiscuità (la vivo io stessa, con un’altra famiglia che ha due bambini piccoli). Ritorno sempre alla considerazione di prima: una situazione di promiscuità può essere proposta ed accettata, a causa del disorientamento totale in cui ognuno si trova dopo un evento così terribile, per un mese, ma non per 7 o più mesi! In alcune tende sono insieme anche tre nuclei familiari! Mi chiedo: non si vogliono utilizzare i containers, ma allora il Presidente del Consiglio, che ha tante bellissime idee (sulle donne, sui giudici, sul Parlamento, sulla Costituzione) perché non pensa a far arrivare tende da quattro? O meglio, perché non riesce a garantire, da subito, una sistemazione dignitosa, senza costringermi ad andare sulla costa o in appartamenti situati nell’ambito della Regione Abruzzo, sicuramente non a L’Aquila, dove vi è la distruzione totale?Proprio ieri, un gruppo di psicologi ha affermato che tale situazione di promiscuità sta distruggendo le famiglie perché, a parte le discussioni che ci sono, dalle cose più grandi a quelle più piccole (pensate che si sta litigando anche per i condizionatori, quelli che li hanno, perché alcuni li vogliono accesi, i “coinquilini” li vogliono spenti; chi vuole guardare la televisione e chi vuole riposare), la mancanza di intimità e di momenti privati determina nervosismo e sensazione di annullamento di ogni sentimento, senza considerare che nei campi non esiste nessun momento di intimità, né nei bagni, né nelle docce, né a pranzo né a cena.Non posso restare in silenzio ed accettare passivamente: voglio essere protagonista della mia vita e della ricostruzione della mia città, e non voglio sentirmi come una partecipante del Grande Fratello! Non abbiamo intenzione, noi aquilani, di essere triturati dalla societàdello spettacolo: alle menzogne mediatiche opporremo la nostra intelligenza, volontà e coraggio….e la nostra rabbia.L’Aquila è la mia, la nostra città e non è in vendita, per nessuno!Spero che questa mia lettera venga da voi presa in considerazione: sono forte, coraggiosa…come tutti voi e spero che possiate darmi voce.Vi ringrazio, di cuore…anche se spezzato!Ciao a tuttihttp://www.officinavolturno.com/2009/06/15/lettera-dallabruzzo-cara-redazione/

giovedì 18 giugno 2009

Lettera di Stefania Pace al Presidente Giorgio Napolitano. Sottoscrivete questa lettera con il vostro nome, cognome ed e-mail.

Al Gentilissimo Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica
Alla Segreteria Generale del Capo dello Stato - (rif.Dott. Marra e Dott. Ruffo).


Gentilissimo Presidente stiamo, in questi momenti drammatici, istituendo coordinamenti di cittadini e Sindaci che chiedano a lei un incontro ufficiale per istituire un reale tavolo Istituzionale da insediare al Quirinale e da lei guidato, che porterà a buon fine la ricostruzione in ogni minimo dettaglio, soprattutto in merito al capitolo trasparenza investimenti e gare d'appalto.
Si intravedono cordate di ditte nordiste che, con finte gare d'appalto, vengono già inserite nel decreto stesso, in discussione in queste ore.
Presidente le chiediamo di non firmare il Decreto, di non permettere che attraverso il bavaglio del Parlamento, come ormai prassi antidemocratica di questo Governo, si giunga al ricatto verso le popolazioni, basando il decreto sul principio anticostituzionale e di palese violazione del Titolo Quinto della Costituzione. Le chiediamo inoltre di permettere l'apertura di un fascicolo penale e civile per accertare le responsabilità del Governo, in merito ai mancati controlli sismici dell'area, come erano stati richiesti da Ingegneri dell'Enea in data 12/02/09 (lettere originali pubblicate su La Repubblica in Aprile 2009), attraverso documenti ufficiali inoltrati al Ministro Matteoli.

L'accavallarsi di strane anomalie e forti incompetenze da un punto di vista tecnico e scientifico nella protezione civile, ormai carrozzone di corruttele dei partiti, ne ha fatto di Bertolaso un capo carismatico indiscusso ed ecco le conseguenze reali di una reale strage di Stato, preannunciata anche dalle foto del satellite del CNR, scattate sempre tra Dicembre e Febbraio 2009, dove si notava la faglia già in fase di scorrimento la profonda frattura con stesso epicentro dove poi si è verificata la catastrofe. Chiediamo giustizia, soprattutto perché qualcuno aveva da anni pensato di sciogliere la Commissione Grandi Rischi e in Italia, come mi ha precisato il Prof.G. Evangelista di Pisa, membro ed esperto licenziato probabilmente da quella Commissione affinché divenisse nel tempo appannaggio e strapotere esclusivo della finta protezione Civile, carrozzone di corruttele e strane assunzioni clientelari (da tempo). Attendiamo celeri riscontri e risposte da lei come sempre all'altezza del ruolo di Rango Istituzionale che ricopre con dignità e nel rispetto delle regole sancite dalla Costituzione. Con stima, la ringraziamo per l'attenzione rivoltaci ieri nel contattarci personalmente e direttamente attraverso la sua Segreteria Generale.
Coordinamento nazionale " Aiutiamo L'Abruzzo" Rocco Carlomagno - progetto solidarietà Basilicata aiuta L' Abruzzo cell.348/5312034 - Manuela Tanturri - Stefania Pace cell 3200245059- Romina e tantissimi studenti , donne e uomini delle istituzioni locali dell'Abruzzo.


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N.d.R.:
Sottoscrivete questa lettera, con un post indicante il vostro nome , cognome, e-mail e/o telefono. Sarà un modo per portare la voce dei terremotati al Presidente della Repubblica. Per comportamenti anomali ed incoerenti, sopratutto rispetto alle promesse fatte, del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nonchè per le bocciature del Governo degli emendamenti promessi ( 2 giorni dopo le elezioni), i terremotati hanno bisogno di poter contrastare le decisioni del Governo attraverso la più alta carica Istituzionale dello Stato, oltre che esempio di grande correttezza: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

N.d.R. 2 :

Ho modificato il Blog. Ora dovrebbero poter scrivere anche coloro che non posseggono un account di google, anche se vi invito ad ottenerlo (gratuitamente), per poi potervi iscrivere al blog e seguirlo. Chi avesse problemi a scrivere pubblicamente i suoi riferimenti e-mail o telefonici, può mettere il nome e cognome, ed inviare una e-mail a libera.informazione@giancarlomancini.it , contenente nuovamente il nome, cognome ed aggiungendo e-mail o telefono,che non ha voluto divulgare pubblicamente. Vi do assoluta garanzia di usare questi riferimenti solo ed esclusivamente per lo scopo della firma di questa lettera. Sarà mia cura prendere tutti i vostri nomi e riferimenti, incorporarli in un file e farlo pervenire alla Segreteria del Presidente della Repubblica. Altra alternativa può essere: copiare la lettera in una e-mail, e spedirla all'indirizzo di cui sopra. Anche in quel caso, raccoglierò tutte le mail e le farò pervenire alla Segreteria della Presidenza della Repubblica.
La lettera è già arrivata al Quirinale, ed abbiamo notizia che sia già stata presa in seria considerazione. Vogliamo soltanto dare un "arma" in più al nostro Presidente Napolitano, ovvero la forza della richiesta popolare e della DEMOCRAZIA.
Grazie a tutti per la collaborazione, a nome del popolo di L'Aquila e Provincia.

Dopo il gruppo di Facebook, usciamo sulla Internet di tutti.

Ciao a tutti. Una sorta di messaggio di benvenuto ai nuovi e un abbraccio a tutti coloro che ci seguono e collaborano, dai primi post del gruppo omonimo di Facebook.

Visto che il gruppo è pieno di notizie, documenti, post e osservazioni, invito gli utenti già iscritti a non trascurarlo ed i nuovi ad iscriversi per poter partecipare anche li.

Cliccando sulla foto a fianco sarete linkati al gruppo di FB "La ricostruzione Abruzzese: promesse e Verità", oppure seguendo il link http://www.facebook.com/group.php?gid=109486860728 .

Se non siete iscritti a FB, vi si aprirà un banner che vi darà la possibilità di farlo. Per poter accedere al gruppo, dovrete cliccare su "Iscriviti a questo gruppo" ed aspettare che un admin vi dia la conferma di iscrizione. Dopo la Manifestazione dei terremotati a Roma, Piazza Montecitorio, sotto il Parlamento, la nostra amarezza cresce. Sono stato tra i manifestanti ed ho avuto la sensazione che nessuno abbia voluto ascoltare le lamentele di chi vive i disagi e non vuole che si lasci morire L'Aquila e provincia. E allora partiamo con quest'altra avventura, per dare corpo alla voce dei connazionali Abruzzesi. Intervenite in tanti. Dobbbiamo diventare una voce talmente "GROSSA" che non potranno ignorarci tutti.